Legoli

  • Data: Luglio 2023.
  • Tipologia: Competition Entry.
  • Dimensione: 1.500 m².
  • Localizzazione: Legoli, Italia.

Il territorio di Legoli si presenta come un sistema complesso in grado di generare soluzioni architettoniche e paesaggistiche stimolanti e fortemente attrattive. Si è quindi voluto concentrare la proposta proprio da questo punto di partenza solido creando quindi un progetto per entrambi gli ambiti capace da un lato di attrarre nuovamente i numerosi visitatori che popolano ogni anno le rinomate colline del Chianti e dall’altro lato anche capace di ospitarli, intrattenerli e incuriosirli, ridando a questo luogo un forte senso identitario e attrattivo. Questi luoghi strettamente connessi al contesto cittadino di Legoli devono funzionare da catalizzatore. Vengono infatti intesi non come un appendice ma ognuno da utilizzare come spunto per diverse funzioni e parte del sistema generale. Vengono pensati come veri e propri ingranaggi di
un macro sistema che debba funzionare nella sua totalità e non solo per componenti. Il percorso si articola da sud a nord e come punto di partenza viene inserito l’elemento che grazie alla sua connotazione vuole stupire ed emozionare: Il triangolo verde, dove una distesa di fiori dalla nemophilia all’ortensia viene piantata in modo che durante tutte le stagioni si possa attraversare questo percorso immersivo che partendo dall’anfiteatro arriva fino all’oratorio di Santa Caterina. Qui tramite una serie di obelischi luminosi e indicazioni si è guidati attraverso tutte le principali attrazioni di Legoli. Ognuno di questi punti viene quindi illuminato riconducendo la mente di chi le osserva alle costellazioni del luogo. La chiesa dei santi Giusto e Bartolomeo viene utilizzata come area di ritrovo e al suo interno vengono creati spazi per esposizioni d’arte. Nelle sue zone limitrofe spazi per allestimenti e sagre. il palazzo Baldinotti, invece, viene visto come il possibile luogo atto a ospitare residenze per artisti. Il visitatore quindi attraverserà il borgo come incuriosito da un naturale sentiero montano fino ad arrivare alla piazza centrale del palazzo Susinno, nuovo polo catalizzatore del Centro di Legoli.

La posizione baricentrica rispetto al paese lo pone al centro della rivitalizzazione, la vera scintilla del
processo. Per stimolare la coesione sociale e la qualità urbana il progetto propone di riallacciare il rapporto tra le “due piazze”. Eliminando il muro che le divide e creandone una unica piazza in grado di generare coesioni e sinergie territoriali. Questo luogo donato al borgo è uno spazio pubblico condiviso e
dedicato a favorire lo sviluppo e il rafforzamento della comunità locale e di ospitare i numerosi turisti che si prevede ripopolino queste zone. Vengono cosi inserite numerose sedute esterne, un bar e un ristorante. La pavimentazione che si prevede essere unica per tutta la piazza aiuta a sentirsi avvolti da un ambiente confortevole in modo da trovarsi immediatamente a proprio agio. Il palazzo Susinno vero protagonista di questo intervento viene completamente consolidato e restaurato in modo da valorizzare senza alterare la sua intrinseca qualità architettonica tipica del luogo.
Una struttura metallica estremamente leggera e quasi invisibile viene accostata all’edificio principale movimentandone la facciata. Questo luogo di connessione orizzontale permette all’edificio di poter essere utilizzato per comparti.

n. 1 – Vista Esterna.
n. 2 – Assonometria di Progetto.
n. 3 – Vista interna.

In questo modo a tutte le funzioni poste all’interno, viene garantita accessibilità sia interna che esterna, permettendo una totale flessibilità sia della distribuzione sia degli spazi e introducendo cosi un nuovo modo di utilizzare l’edificio. Il profilo curvo segue il naturale profilo dei sentieri, della valle del Torrente Carfalo, creando un luogo tortuoso ma aperto che si articola attraverso una serie di oggetti verticali, a volte pilastri a volte alberi
rafforzando in maniera empirica la transizione tra naturale e artificiale. Questo spazio infatti viene utilizzato come filtro tra natura e architettura inserendo una nuova area a cavallo dei due presentando elementi sia dell’uno che dell’altro per poter sentirsi all’interno di un bosco poco prima
di entrare all’interno dell’edificio. Le diverse altezze e la percorribilità verticale permessa da tre scale esterne permette un progressivo avvicinamento all’interno del verde fino a sentirsi immersi nelle chiome degli alberi. Questo
dispositivo viene utilizzato per portare la vegetazione all’interno dell’area di progetto e far si che venga unita da un legame indissolubile al progetto.
Il palazzo viene consolidato strutturalmente grazie all unione con i ballatoi che lo abbracciano e viene legato saldamente tramite l’utilizzo di catene che percorrono le stanze interne. Le aperture vengono ampliate per permettere alla luce di entrare maggiormente ma in maniere indiretta, infatti la struttura metallica serve anche come frangisole nei mesi estivi trovandosi la facciata principale esposta a sud. Ogni apertura viene anche cerchiata con profili di ferro intonacati, utili all’irrigidimento strutturale cosi come il rifacimento completo del tetto permette oltre che al ripristino completo dei caratteri originali anche la creazione di un cordolo di irrigidimento strutturale sul perimetro di tutto l’edificio. All’interno dell’edificio vengono inserite un mix di funzioni strettamente connesse tra di loro, partendo da una realtà più pubblica e artigianale al piano terra fino a una più privata al piano più
alto. Vengono cosi inserite diverse funzioni di artigianato come un frantoio, laboratori e vendita di ceramica una cantina e vendita di vini, Fino ad arrivare ad un ufficio e stanze per il pernottamento utilizzabili con le ultime tecnologie di “auto Check-in”. L’ultimo punto che caratterizza il sito di intervento è il collegamento tra gli edifici, creando cosi un apparato che funzioni in un tutt’uno e non più come due elementi separati: un percorso che
attraversa tutti gli edifici cosi come il percorso che parte dall’anfiteatro attraverso Legoli. Tutti gli spazi e tutti i luoghi vengono cosi mostrati e aperti al pubblico in modo che possano di nuovo vivere questi luoghi cosi carichi di valore e storia.